Autoconsumo collettivo e comunità energetiche

Come valorizzare la distribuzione e la produzione di energia pulita

A fronte di tutti gli incentivi e trattative concordate relative alla cosiddetta “rivoluzione verde”, nascono in Italia due attività già operanti nel nord Europa (Germania e Danimarca): l’AUTOCONSUMO COLLETTIVO e le COMUNITA’ ENERGETICHE.

Questo diventa possibile grazie al Decreto Milleproroghe che dà il via libera a questi due nuovi sistemi di risparmio energetico.

Comunità Energetiche e Autoconsumo Collettivo: Cosa sono?

Dal 22 dicembre 2020 è possibile inviare la domanda preliminare per ricevere i contributi che finanzieranno l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche

Nel primo caso si tratta di un gruppo di cittadini o abitanti di condomìni che hanno la possibilità di consumare, immagazzinare e di conseguenza anche vendere energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Ciò comporterebbe senza dubbio un risparmio economico non indifferente. 

Nel secondo caso, invece, parliamo di vere e proprie comunità (cittadini, associazioni e imprese commerciali) che hanno la possibilità di installare impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e di autoconsumarla. 

Ma cosa accadrebbe se ci trasformassimo tutti in una comunità energetica, se ognuno di noi si trasformasse in una fonte di energia pulita?

 Si andrebbe di certo a creare un circolo virtuoso nel quale ogni cittadino trarrebbe un guadagno morale oltre che, soprattutto, economico. In altre parole, se i produttori sono tanti e vicini, possono creare delle comunità nelle quali l’elettricità prodotta si può scambiare. Quella che avanza si può cedere al vicino e l’energia residua viene immessa in rete. Ecco perché comunità energetica.

Come divento un autoconsumatore?

Si diventa autoconsumatori collettivi e si dà vita ad una comunità energetica solo se si rispettano determinate condizioni:

  • occorre produrre energia destinata al proprio consumo con impianti rinnovabili che abbiano una potenza complessiva che non superi i 200 kW;
  • l’energia prodotta deve essere condivisa utilizzando la rete di distribuzione esistente;
  • l’energia deve essere condivisa per l’autoconsumo istantaneo, che può avvenire anche attraverso sistemi di accumulo o presso i condomìni;
  • per le comunità energetiche, i punti di prelievo dei consumatori e i punti di immissione degli impianti si dovranno trovare su reti elettriche di bassa tensione sottese alla medesima cabina di trasformazione MT/BT; per gli autoconsumatori collettivi, invece, gli impianti dovranno trovarsi nello stesso edificio o condominio.

Ci saranno incentivi per favorire l’autoconsumo energetico?

Assolutamente sì. Il Decreto Milleproroghe si impegna a promuovere l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche definendo una tariffa per l’energia autoconsumata con lo scopo di incoraggiare la TRANSIZIONE ENERGETICA e la RIVOLUZIONE ECOLOGICA DEL SISTEMA ELETTRICO.

Si prevedono quindi 100 €/MWh per l’autoconsumo collettivo e 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.

Questo incentivo è cumulabile al superbonus 110% e alle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici. L’obiettivo è quello di trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato in un sistema decentrato ed efficiente. Ci si allontana dai combustibili fossili avvicinandosi alle energie pulite, inesauribili e non inquinanti.

Si tratta di un cambiamento che non può essere sottovalutato o minimizzato. Basti pensare a quella che fino ad oggi era considerata normalità per l’Italia: ogni singolo impianto di produzione di energia rinnovabile al servizio di un’UNICA utenza e l’elettricità prodotta in eccesso conferita alla rete di distribuzione nazionale.

Finalmente da oggi si cambiano le carte in tavola, spingendo, così, a consumare l’energia quando è prodotta, si dà un senso economico all’installazione di accumulatori e non solo: non sarà più necessario avere impianti sul proprio tetto in quanto basterà essere vicini ad un edificio che ne possiede già uno. Insomma, una vera e propria GREEN ECONOMY.

Autoconsumo per utenze residenziali e aziendali

Gli scenari sono molto diversi se tratta di utenza residenziale o aziendale. E’ importante affidarsi ad un gruppo di professionisti con una consolidata esperienza in progettazione ed impianti anche per l’autoconsumo.

3ngineers con il suo studio a Roma, si mette a disposizione per chiarire, studiare e approfondire insieme al cliente il singolo caso. L’obiettivo è quello di soddisfare con certezza le richieste ed esigenze della committenza tenendo conto di quest’opportunità in costante evoluzione.